L’Atalanta e le altre/3 Difesa e gol subiti: si può crescere ancora, obiettivo concedere meno di 1 xG a partita

scheda. La terza parte dell’analisi di Gianluca Besana

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D opo aver analizzato e confrontato una parte delle statistiche offensive prodotte dall’Atalanta nella passata stagione (leggi QUI e QUI le due analisi precedenti), ci occuperemo oggi della fase di non possesso. Tratteremo l’argomento allo stesso modo di quanto fatto per la fase offensiva, ovvero partendo dalle statistiche di base, che come vedrete ci daranno delle indicazioni sulle cose fatte bene dai nerazzurri, e su quelle che possono essere migliorate. Rispetto ai lavori fatti nell’estate precedenti, come avrete avuto la possibilità di notare, estenderemo ove possibile il confronto anche a cosa hanno fatto le squadre dei cinque campionati più importanti a livello europeo. Anche questo è un modo per ricordare a tutti che ormai la dimensione dell’Atalanta non è più legata al solo campionato domestico, ma è di dimensione internazionale.

Cominciamo la nostra analisi partendo dall’immagine sopra, relativa alla tipologia dei gol subiti. La grafica funziona allo stesso modo di quella proposta nell’analisi precedente, ovvero, ogni statistica si sviluppa lungo un’asse verticale che corrisponde al valore medio prodotto dai 20 club di A nella passata stagione. Gli scostamenti a destra (positivi e di color verde), e a sinistra (negativi e di color rosso) sono relativi alle performance di ogni singola squadra. Una barra, che si muove a destra (tendenza positiva) o a sinistra (tendenza negativa) di colore giallo, indica un dato in linea con le medie di campionato. La prima di queste colonne corrisponde al riepilogo stagionale dei gol incassati. Per quanto riguarda l’Atalanta, con i suoi 42 gol subiti è risultata la sesta difesa del campionato. La barra di colore giallo indica un dato in linea con le medie espresse dal campionato (-7.6 reti subite rispetto al valore medio), ed il fatto che sia marcatamente spostata verso destra ci dice che il sistema difensivo dei nerazzurri è stato più incline ad essere virtuoso, anziché il contrario.