D opo la roboante vittoria di Empoli, preceduta dalle dichiarazioni di Gasperini nella conferenza del pre partita del Castellani, la parola «scudetto» è tornata di moda a Bergamo, e ora (quasi) nessuno fa più gesti scaramantici nel sentirla, o ha paura nel pronunciarla. Sì, perché se a sbilanciarsi è il tecnico dei nerazzurri, che fino ad ora aveva tenuto un atteggiamento particolarmente prudente in merito a questo argomento, le sue parole pesano come pietre, e sotto le mura venete si fanno discorsi sulle “concrete” possibilità che i nerazzurri vincano il tricolore. La gente vuole tornare a riempire le strade della città. L’obbiettivo di questo finale di stagione è stato dunque messo nel mirino, e l’Atalanta lo perseguirà fino alla trentottesima giornata. Almeno così è nelle intenzioni, e la manita rifilata all’Empoli non ha fatto altro che galvanizzare ulteriormente l’ambiente. Ma ora che l’eco di quella vittoria si fa un po’ più lontano, e c’è stato modo e tempo di metabolizzare le parole di Gasp, è giusto analizzare in maniera più lucida la situazione, per vedere con l’ausilio di qualche numero quante sono le reali possibilità dell’Atalanta di centrare il suo “nuovo”obbiettivo.
Partiamo da una riflessione. Gli intenti espressi da Gasperini nel pre partita di Empoli, sono seguiti alle dichiarazioni inaspettate circa la sua volontà di non proseguire ulteriormente - leggi rinnovo di contratto - con il club nerazzurro.