L’Atalanta e il nuovo modulo. Chi cambia «lavoro» più di tutti? Toloi e Malinovskyi: dati, grafiche e campetti per capire

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N ella gara di sabato scorso, Gasperini ha proposto per la seconda volta consecutiva un modulo diverso da quello con cui ci eravamo abituati a vedere giocare l’Atalanta nel corso di queste ultime stagioni. Il 4-2-3-1 ha generato ovviamente nuove situazioni, con alcuni giocatori che ne hanno beneficiato, ed altri che sicuramente ci metteranno del tempo per trovare la giusta quadra tattica. Analizzando i dati proposti dalla piattaforma Instat, di cui L’Eco di Bergamo e Corner si servono da qualche giorno, possiamo certamente affermare che le gare contro Hellas Verona ed Udinese hanno generato performance differenti. Contro i gialloblù si è giocato complessivamente sotto media, per quanto ha riguardato la precisione nell’esecuzione e la pericolosità complessiva (293 instat index). A questo ha contribuito sicuramente la prestazione della squadra di Juric, sempre molto intensa ed aggressiva, pronta a contrastare ogni possesso nerazzurro. Contro i bianconeri si è saliti sopra media (316 instat index), con una pericolosità offensiva sicuramente incrementata, come dimostrano i 24 tiri, i 3 gol ed i 3.7 xG prodotti.