L a stagione 2023/24 è stata ricca di soddisfazioni per i tifosi atalantini, tanto che non la si vorrebbe considerare chiusa, e passare agli archivi. Ma che lo si voglia fare o meno, il calcio vive coi suoi tempi, e il mercato comincia già a bussare alla porta. Si sentono circolare i primi nomi, in casa Atalanta e altrove, che per ora hanno poca consistenza e nella maggior parte dei casi non sono nemmeno degli abboccamenti, ma semplici indicazioni segnate sui taccuini dei direttori sportivi. In questa fase i club sono principalmente impegnati a sistemare le panchine, inteso come guida tecnica, e l’Atalanta, che fortunatamente ha risolto (velocemente) la questione Gasperini, “inchiodandolo” alla propria, può già spingersi oltre. La dirigenza nerazzurra sta già studiando le strategie di mercato, e per farlo deve cominciare col risolvere le questioni legate ai prestiti, e soprattutto delle situazioni che hanno una scadenza ben precisa, come i “diritti di riscatto”. Nella rosa nerazzurra sono principalmente due i casi da risolvere. Il primo riguarda il belga Charles De Ketelaere, sul quale la società si è già espressa da tempo, facendo sapere al Milan che intende avvalersi del diritto di riscatto. Semmai da discutere c’è il prezzo del riscatto medesimo. La seconda è invece meno scontata e riguarda il laterale destro Emil Holm, di proprietà dello Spezia, il cui diritto di riscatto scadrà il prossimo 14 giugno. Per il prestito oneroso dello svedese l’Atalanta ha versato nelle casse dei bianconeri 2,5 milioni di euro lo scorso agosto, e le due società si sono accordate per un diritto di riscatto a favore dell’Atalanta fissato a 8,3 milioni di euro. Nonostante tra i due club corrano ottimi rapporti, l’Atalanta avrebbe avanzato ai bianconeri una richiesta di sconto, per ora - pare - respinta al mittente dal club ligure. I nerazzurri pare vogliano acquistare a titolo definitivo l’esterno destro svedese, ma lo vorrebbero fare rivedendo le condizioni economiche. La stagione disputata da Holm ha vissuto di alti e bassi, ed è stata anche condizionata da diversi infortuni, e per questo per la società dei Percassi, gli 8.3 milioni pattuiti sono decisamente troppi. Vediamo pro e contro dell’operazione riscatto.