L a sosta del campionato dovuta agli impegni della nazionale di Spalletti ci consente di analizzare un più a fondo alcune situazioni emerse in queste prime partite ufficiali. Una di queste riguarda sicuramente l’utilizzo ancora limitato di Lazar Samardzic, a cui Gasperini ha fin qui concesso 214 minuti in campionato, con una sola presenza da titolare (contro l’Inter), e 92 minuti in Champions League, dove ha vissuto da protagonista la gara vittoriosa contro lo Shackthar di Donetsk (91 minuti), e da spettatore quella contro l’Arsenal (1 minuto). Il suo utilizzo medio in campionato è stato di 30.5 minuti a partita, mentre quello in Champions è stato di 46 minuti. Nelle volte in cui è stato chiamato in causa, Lazar ha mostrato di possedere raffinate qualità tecniche, di saper giocare con la palla attaccata al piede, di associarsi con precisione ai compagni, e di possedere un’ottima visione di gioco, che lo ha portato a compiere sempre (o quasi) la scelta migliore quando si è trattato di illuminare la fase offensiva del gioco dei nerazzurri. Se poi questa soluzione non si è presentata, con un paio di sterzate Samardzic si è saputo creare lo spazio per andare al tiro con il suo sinistro, come fatto ad esempio nella sfida contro il Bologna. Un po’ tutti quindi ci domandiamo quando il tecnico di Grugliasco gli consegnerà in via definitiva le chiavi dell’Atalanta. La gente si aspetta questo visto che il suo approdo a Bergamo fu dettato dalla necessità di sostituire Koopmeiners. Quando l’olandese ha lasciato l’Atalanta sul finire di agosto, i Percassi hanno ingaggiato proprio Samardzic per sostituirlo. Lazar era uno dei giocatori più ambiti dai top di club di A, accostato a più riprese alla Juventus, al Milan ed all’Inter, ed il suo arrivo a Bergamo è parsa l’operazione perfetta per far dimenticare velocemente Koop al popolo bergamasco. Per approfondire meglio questa situazione abbiamo indagato qualche metrica dei due giocatori, confrontandoli statisticamente per quanto fatto da Lazar in questo primo scorcio di stagione, e per quello fatto da Koopmeiners nell’ultima giocata in nerazzurro. Ovviamente tale confronto poggia su una stampella robusta (i dati relativi a Teun), e su di una più fragile (i dati relativi a Lazar), per via dei pochi minuti accumulati dal serbo.