L unedì, prima che l’Atalanta giocasse con la Salernitana, mi è capitato di percorrere in macchina viale Giulio Cesare. Mancava ancora qualche ora all’inizio della partita, e le zone antistanti lo stadio cominciavano a popolarsi di gente con i colori nerazzurri. Fermo a un semaforo, mi sono fatto distrarre da una scena di vita per certi versi ordinaria, ma che mi è tornata in mente in queste ore. Un papà con maglia nerazzurra stava passeggiando con il proprio figlio, accanto a quella che oggi è chiamata tribuna Rinascimento, ma che i vecchi come me chiamano ancora gradinata. Una donna, abbozzando un sorriso gli si è fatta incontro con passo veloce, e il bimbo che stringeva tra le mani un pacchetto di patatine è corso tra le sue braccia. Dopo gli abbracci di rito con quello che con ogni probabilità doveva essere suo marito, l’elegante signora ha guardato in faccia il bimbo e con voce amorevole l’ha ammonito: “Se mangi troppe patatine, finirai per non mangiare quello ti metterò nel piatto per cena». Vi starete giustamente chiedendo cosa c’entra tutto ciò con le analisi piene di numeri che solitamente scrivo qui su Corner. Ebbene, quella frase è stata il grimaldello per elaborare una serie di pensieri ed analisi, queste sì piene di numeri, che vi propongo di seguito. Gli atalantini, proprio come quel bambino, hanno mangiato troppe patatine in questi ultimi anni targati Gasperini. Qualche giocatore e qualche ( forse tanti) tifosi hanno lo stomaco pieno, e ora che gli si propone il pasto frugale della sera, magari anche un po’ ordinario come lo è stata anche la storia dell’Atalanta per decenni, storcono il naso e allontanano il piatto. Abbiamo detto tifosi e qualche giocatore, ma sicuramente anche la società non è, o almeno non dovrebbe esserlo, soddisfatta per quanto fatto dalla squadra da gennaio ad ora. Dobbiamo supporre quindi che anche il board dell’Atalanta abbia la pancia piena di patatine e debba ora riflettere sul da farsi. Le tante vittorie e i continui record battuti dai nerazzurri in questi anni, renderebbero anche a loro poco attraente il ritorno alla “normalità” del pasto serale. Gasperini ha dimostrato che un’altra dimensione anche per una piccola società come l’Atalanta è possibile, oltre a garantire loro laute plusvalenze nelle vendite dei giocatori e dei ricchi incassi per le partecipazione alle competizioni europee. Un conto è predicare di “stare con i piedi per terra”, quando si sta volando alto o altissimo, ed un conto è tornare veramente con i piedi per terra, e con i miseri bilanci di un tempo. Procediamo con l’analisi.