M ancano ormai solo cinque giornate alla fine del campionato di Serie A, e mai come quest’anno la lotta per la qualificazione alla prossima Champions League è stata così combattuta. Nello spazio di soli 7 punti (che potrebbero diventare 4 nel caso di vittoria della Lazio nella gara di recupero con il Torino), si affollano ben 5 squadre a contendersi i 3 posti. Dando ormai per scontata la vittoria in campionato dell’Inter, che gode di un distacco di ben 11 punti dall’Atalanta, attualmente seconda in classifica, e considerando anche la Roma ormai fuori dai giochi (anche i giallorossi sono ormai a 11 lunghezze da Juventus, Milan e Napoli), la lotta per le ultime tre posizioni vede coinvolte 5 squadre. Molti siti, specialmente quelli dei bookmakers, in questo periodo cercano di capire le reali possibilità di qualificazione di ciascuna formazione. Per farlo, “forzano un po’ la mano”, utilizzando in maniera impropria i dati statistici delle singole formazioni. Bisogna Infatti ricordare che il calcio è uno sport a basso punteggio, ed i risultati possono essere determinati anche da episodi più o meno fortunosi. Soprattutto i tifosi dell’Atalanta, non devono fare un grosso sforzo di memoria per trovare una gara ampiamente condizionata da un singolo episodio. Solo pochi giorni fa si è Infatti pareggiata la partita contro la Roma, pesantemente condizionata dall’espulsione di Gosens. I nerazzurri in quella gara avevano dominato sotto ogni aspetto, ma soprattutto per volume di occasioni da rete create. Gli uomini di Gasperini una volta in vantaggio, avevano sprecato più di una possibilità di raddoppiare, facendosi puoi recuperare nel finale di partita quando sono rimasti in 10 contro 11. Sono stati ben 21 (8 nello specchio della porta) i tiri effettuati dai nerazzurri, con 2.39 xG prodotti. Le chances di vittoria per i ragazzi di Gasperini furono del 68%, ma nonostante tutto questo, la gara finì in parità. Ma come ci possono aiutare allora le statistiche sin qui prodotte, per far luce sulle reali ed obiettive chances di qualificazione di ciascuna squadra? Gli indici di performance sono stati creati per rispondere appositamente a questa domanda, a patto che li si utilizzi nella maniera corretta. Nessuno può avere infatti la sfera magica per prevedere il risultato della singola partita, ma gli indici (che ricordiamo soppesano in maniera ponderata una massa enorme di dati) ci possono invece dire molto sullo stato di forma delle formazioni.