A ll’interno di ogni stagione ci sono delle partite che sono considerate dei veri e propri spartiacque. Sono gare dal peso specifico doppio, o triplo, rispetto alle altre gare di campionato o di Coppa. Se si vincono queste sfide, si cresce in autostima e si lanciano messaggi ben precisi alle rivali. Se si perdono, le cose si complicano a dismisura, perché ritrovare fiducia in quel che si fa diventa un processo lungo e complicato. La partita stravinta dall’Atalanta allo Stadium contro la Juventus può essere annoverata tra queste sfide. La squadra di Gasperini si è presentata ad uno dei match decisivi della stagione con tante questioni in sospeso a cui dare una risposta. Prima della gara contro i bianconeri, l’Atalanta aveva faticato parecchio in campionato, ed era reduce da una serie di prestazioni opache, o comunque non particolarmente convincenti, nemmeno quando era riuscita a mettere sotto chi le si parava di fronte. A volte lo ha fatto anche con punteggi larghi, anzi, molto larghi, ma la qualità delle avversarie incontrate non poteva essere considerata probante. Anche in quelle gare vinte poi, l’intensità dei nerazzurri non era stata costante nei novanta minuti di gara, così che all’ottima prova di Barcellona era seguita la prestazione decisamente meno buona contro il Torino, e allo stesso modo, ai larghi successi esterni contro il Verona ed Empoli, erano seguite una serie di partite - Bruges andata, Cagliari, Bruges ritorno, e Venezia - giocate per i più disparati motivi decisamente meno bene.
Una serie di infortuni aveva poi costretto qualcuno dei nerazzurri a giocare più del dovuto, e anche per questa ragione l’intensità complessiva proposta dalla squadra di Gasperini era risultata non omogenea, ma a macchia di leopardo. Quando qualcuno ritrovava la sua vena migliore, qualcun altro invece mostrava evidenti segni di “stanchezza”. A livello mentale poi, il contraccolpo subito dall’eliminazione contro i belgi in Champions - una di quelle sfide dal peso specifico differente a cui abbiamo accennato sopra -, aveva lasciato dei segni evidenti, che difficilmente si possono “pesare” con le statistiche che siamo soliti usare in abbondanza qua su Corner. Per tutte queste ragioni, la gara dello Stadium rappresentava uno di quegli spartiacque decisivi di una stagione.