Inter-Atalanta di Supercoppa, match analysis. Le scelte, il piano gara, i cambi: cosa ha funzionato e cosa no

scheda. L’analisi di Gianluca Besana

Lettura 4 min.
epa11802690 Gian Piero Gasperini, head coach of BC Atalanta, reacts during the Suppercoppa Italiana semi-finals match between Inter FC and BC Atalanta, in Riyadh, Saudi Arabia, 02 January 2025. EPA/STRINGER (STRINGER)

P er la seconda volta in stagione l’Atalanta ha ceduto il passo all’Inter. La prima volta porta la data del 30 agosto, quando la squadra di Gasperini era uscita battuta da San Siro con un perentorio 4-0, mentre era ancora alle prese con un mercato complicato e una preparazione non ottimale. La seconda sconfitta è arrivata ieri sera, nella semifinale di Supercoppa italiana giocata a Riad, dove l’Atalanta ha perso per 2-0 utilizzando un’undici inedito, un po’ come se Gasperini avesse voluto “sottrarre” i suoi alla prova di forza con quella che a tutti gli effetti è la sua principale concorrente in campionato. Nella sfida di Riad l’Atalanta ha retto un tempo, il primo, dove seppur con qualche difficoltà ha retto agli assalti della squadra di Inzaghi. Ad inizio ripresa ha però incassato il gol dell’1-0 realizzato da Dumfries, che ha scombussolato i piani di Gasperini. Quando il tecnico di Grugliasco ha schierato i suoi big, l’Atalanta, ha incassato il gol del 2-0 (sempre realizzato da Dumfries), mentre la squadra si stava assestando. A nulla è servito il forcing finale dei nerazzurri, che il gol del 2-1 lo avrebbero anche realizzato con Ederson, ma che se lo sono visti annullare per un fuorigioco di millimetri, che sono una delle meraviglie (ovviamente in senso ironico) che la tecnologia del VAR ci regala ad ogni fine settimana.

Cominciamo dall’undici di partenza schierato da Gasperini, sicuramente sorprendente, anche se il tecnico nerazzurro nel pre partita aveva avvisato tutti: “E’ una semifinale: per noi sarà importante anche rientrare in campionato quando giocheremo con Udinese, Juventus e Napoli in una settimana. La partita serve per raggiungere il trofeo, ma anche testare quanto questa squadra è competitiva, anche in ottica campionato. Poi diventerà anche più importante il risultato”.