Inter-Atalanta, la partita delle polemiche. I dati in controluce, le scelte di Gasp e gli obiettivi di stagione

scheda. L’approfondimento di Gianluca Besana

Lettura 4 min.

L a semifinale di Supercoppa italiana giocata Riyad contro l’Inter di Inzaghi ha finito per diventare una di quelle partite criptiche e con relativo strascico di polemiche che Gasperini è solito giocare nel corso della stagione. A renderla tale è stato ovviamente l’undici di partenza, risultato talmente “insolito” da suscitare qualche polemica. C’è chi ci ha visto la classica partita giocata con le seconde linee a mercato aperto, così da sensibilizzare la società a muoversi sul mercato, mostrando i punti deboli di una rosa che resta comunque competitiva e ambiziosa. Pragmaticamente, secondo questo filone di pensiero, il ragionamento del mister può essere sintetizzato in questo modo: io ti faccio vedere cosa manca, e tu (società) provvedi. Riguardo a questa argomentazione, noi ci fermeremo qui, perché non vi è in primo luogo la possibilità di dimostrare o meno questo pensiero, e perché crediamo che tra tecnico e società ci sia ormai un rapporto talmente consolidato e maturo che non ci sia affatto bisogno di queste dimostrazioni. Per altri invece l’undici di partenza ha avuto quale unico scopo quello di preservare le energie dei giocatori migliori, in vista di un gennaio particolarmente impegnativo e dispendioso. In tal senso si è espresso anche Gasperini nel pre partita lanciando alcuni precisi messaggi. Dalle sue parole si poteva infatti intuire che non sarebbe scesa in campo la “solita” Atalanta, con la turnazione di due titolarissimi, ma una formazione che sarebbe stata sì competitiva, ma diversa dal solito. A suscitare gran parte delle polemiche è stato poi l’utilizzo della parola “test” (parola che poi Gasp ha respinto), associata ad un impegno ufficiale, o meglio, alla semifinale di un trofeo. Perché è vero che la Supercoppa italiana ha un peso specifico relativo, ma è pur sempre un trofeo, e sotto questo aspetto la bacheca dell’Atalanta ha ancora tanto spazio. Tra chi non ha gradito l’undici iniziale, ci sono coloro che ritenevano possibile la conquista del trofeo, e che avrebbero quindi voluto vedere in campo la squadra migliore. Il problema è però che mai come in questa stagione la semifinale di Supercoppa è arrivata in un momento particolare per l’Atalanta.