L’ Atalanta ha vinto l’Europa League. Sembra incredibile persino scriverlo, ma il digiuno dal sollevare trofei si è interrotto mercoledì quando i capitani de Roon, Djimsiti e de Roon e compagni hanno alzato il secondo trofeo continentale per prestigio. Un traguardo che pareva irraggiungibile se ci si volta a guardare la storia centenaria dell’Atalanta, che per gran parte delle annate sportive è stata impegnata a mantenere o a conquistare la categoria. Un trofeo preziosissimo che rimarrà impresso nella memoria di tutti, e verrà tramandato nei racconti ai posteri, come fino a ieri si faceva con la mitica semifinale di Coppa delle Coppe giocata contro il Malines. Alla base di questo successo c’è una proprietà che con il suo allenatore ha saputo lavorare di stagione in stagione, mantenendo i bilanci in attivo, roba non da poco nell’attuale panorama di A, cercando al contempo di incrementare il valore tecnico della rosa. L’abbiamo aspettato a lungo questo trofeo, forse anche troppo per la qualità del gioco espressa in questi anni, ma ora ripetiamolo ancora una volta: l’Atalanta ha vinto l’Europa League.
In una giornata memorabile come quella di ieri sera, l’analisi tecnica della partita giocata e vinta con merito contro il Leverkusen passa forse in secondo piano, ma noi ci proveremo lo stesso a catturare la vostra attenzione e ancora una volta lo faremo partendo da come i nostri avversari sono arrivati alla sfida contro i nerazzurri, con il confronto statistico (basato sulle partite giocate in Europa League) tra l’Atalanta ed il Bayer.