Il muro della Samp, l’inconsistenza dell’Atalanta. La match analysis spiega il tonfo di Gasp contro Ranieri

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L’ Atalanta di Gasperini ha incassato la seconda sconfitta consecutiva. Dopo le prime tre gare vittoriose di campionato, che l’avevano lanciata in testa alla classifica e che avevano fatto sognare i tifosi nerazzurri, le ultime due uscite hanno ridimensionato la compagine nerazzurra, soprattutto per i troppi gol incassati ed una mancanza di equilibrio che è sembrata evidente sia contro il Napoli, che contro la Sampdoria.

Gasperini ha optato per un pesante turnover (troppo), in vista della fondamentale gara contro l’Ajax in Champions League di martedì prossimo. Al netto di quanto si è visto, sarebbe forse stato meglio partire con qualche titolare in più, per poi levarlo dal campo nella progressione della partita, invece che dover correre ai ripari durante lo svolgersi della stessa. La gara così gestita è risultata alla fine più dispendiosa dal punto di vista delle energie. In questo modo, alcuni giocatori (Gomez su tutti) non si sono potuti risparmiare, ed hanno al contrario dovuto dar fondo alle proprie energie nel tentativo di raddrizzare il risultato. Con 5 cambi a disposizione ci si sarebbe potuti aspettare una gestione più oculata a partire dal primo minuto. «Togliere» dal campo mentre si è indirizzato la gara sui binari voluti, è sicuramente meno dispendioso che dover «aggiungere», e richiedere a tutti uno sforzo maggiore per via di un risultato che si è complicato anche e soprattutto per via di una formazione troppo rimaneggiata.