D opo i primi test non probanti in val Seriana contro le rappresentative locali e le successive sedute di allenamento a Zingonia, per i ragazzi di Gasperini è arrivato il momento di alzare l’asticella. Nell’ultimo sabato di luglio l’Atalanta è volata in Inghilterra per sfidare una formazione di Premiere League nell’ormai classico appuntamento estivo oltremanica. L’avversaria di turno era il Bournemouth, che nella passata stagione ha conquistato il 15° posto in classifica e ha ottenuto la salvezza.
Per la squadra guidata in panchina prima da Scott Parker (dalla 1^ alla 4^ giornata) e poi da Gary O’Neil (5^ alla 38^ giornata) lo score è stato di 11 vittorie, 6 pareggi e 21 sconfitte, con 37 gol all’attivo e ben 74 subiti (-34). Una stagione che potrebbe non sembrare esaltante, ma che per un club delle dimensioni delle “cherries” (questo il loro soprannome) corrisponde all’aver messo in bacheca un trofeo. Il club è difatti una delle più piccole realtà della Premiere League e fino al 2013 non era mai stato tra i pro. Rispetto alla scorsa stagione i rossoneri hanno ora in panchina lo spagnolo Andony Iraola, lo scorso anno al Rayo Vallecano, e possono contare per la prossima avventura in Premiere League sui alcuni innesti di buona qualità, tra i quali è ben ricordare: Traore (trequartista, Sassuolo), Kerkez (terzino sinistro, AZ Alkmaar), Favre (centrocampista di destra, Olimpique Lione), Kluivert (ala sinistra Roma) e Radu (portiere, Inter).