Q uando una partita finisce con il risultato di pareggio, a tener banco nelle discussioni post gara è la domanda che si è soliti rivolgere ai due allenatori, ovvero, se si è soddisfatti del punto guadagnato, oppure se lo si considera come una specie di brodino caldo per non aver centrato il successo. Ovviamente questo tipo di discussioni non poteva non fare capolino nella sala stampa del Gewiss Stadium, dopo che Atalanta e Juventus avevano pareggiato il big match della 19ª giornata di A. Se per la Juventus di Motta il segno X non è di certo una novità (13 in questa stagione in A), per l’Atalanta di Gasperini, che ai pareggi non è certo abituata per il suo modo di stare in campo, gli ultimi tre incassati consecutivamente hanno l’odore dei pneumatici lasciati sull’asfalto dopo una frenata. Nelle ultime tre giornate di campionato, l’Atalanta si è fatta rimontare e superare dal Napoli di Conte, che ora le sta quattro punti sopra, e virtualmente è stata superata anche dall’Inter di Inzaghi, che seppur avendo gli stessi punti dell’Atalanta (43) ha due partite da recuperare. In ottica primo posto il pareggio contro la Juventus, allo stesso modo di quello incassato ad Udine, non può di certo essere considerato soddisfacente per la classifica. Chi sta in testa deve correre e non può lasciare punti per strada. Se però si ha la lucidità di analizzare un po’ meglio la situazione e di vedere dunque il bicchiere mezzo pieno, l’Atalanta di Gasperini sta uscendo dal suo momento di difficoltà senza incassare sconfitte. Come abbiamo già ricordato, il mese di gennaio non è mai uno dei migliori a livello di prestazione per i nerazzurri, che in questo periodo dell’anno sono soliti aumentare i carichi di lavoro in vista del finale di stagione.