Al 26° minuto del secondo tempo della gara tra Atalanta e Napoli, Gasperini decide di togliere l’argentino Rigoni, e di inserire il giovane Valzania. Nel dopo gara, molti tifosi hanno espresso più di un dubbio su questo cambio, avendo avuto l’impressione che il subentrante abbia levato «equilibrio» alla squadra, e in generale reso meno di quanto ci si aspettasse.
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Il possesso palla, che aveva avuto un picco a favore dell’Atalanta del 69%, tra il 1° ed il 15° minuto del secondo tempo ritrova equilibrio nel secondo quarto d’ora (51% Atalanta, 49% Napoli), come mostrato dal grafico a lato. I bergamaschi, che avevano speso molto per giocare quasi stabilmente nella metà campo difensiva dei partenopei, ora sono costretti ad abbassare il proprio baricentro. Con una squadra più bassa, dopo ogni riconquista della palla, l’Atalanta fatica ad uscire in palleggio dalla propria trequarti difensiva, e la mancanza di Ilicic (giocatore abile a giocare spalle alla porta pur subendo la pressione avversaria) come riferimento, rende più complesso articolare la manovra e far alzare le linee. In questa situazione, pare chiaro che i tre davanti sono un lusso che non ci si può permettere.
Dopo il gol dell’1-1 la mancanza di Ilicic si è fatta sentire e la squadra si è abbassata, lasciando spazio al Napoli
A tutto questo va aggiunto che quando l’Atalanta resta bassa, e subisce il palleggio dei partenopei, i difensori faticano a leggere e chiudere i movimenti dei rapidi Insigne e Mertens. Gasperini decide di privarsi quindi di Rigoni, per alcune evidenti ragioni : Zapata sta disputando la sua miglior gara stagionale (1 gol, 3 tiri, 7 dribbling riusciti e 14 duelli vinti); dei tre, Rigoni è quello con il più basso minutaggio e comincia a sentire la stanchezza dovuta alla mancanza di impegni ufficiali; il Napoli ha alzato gli esterni, e sulla sinistra i partenopei stanno per inserire il più offensivo Zielinski al posto di Fabian Ruiz. I numeri dell’argentino (vedere anche la mappa dei passaggi a lato), per i 71 minuti di impiego sono comunque buoni, avendo contribuito a 65 azioni offensive, effettuato 34 passaggi (completandone 22), ha vinto 3 dribbling sui 4 tentati, superato gli avversari in 5 duelli, effettuato 1 tiro (in porta). Solo i cross, (tra l’altro una sua specialità) sono la nota dolente, con 1 solo completato sui 5 tentati.
Dunque, tra gli uomini in panchina, Gasperini opta per il giovane Valzania che nelle intenzioni, dovrebbe garantire fisicità e maggior copertura sul centro destra. Il giovane nato a Cesena, non disputa gare ufficiali con l’Atalanta dal 3-3 dell’Olimpico contro la Roma ad agosto. L’impatto sulla gara non è dei migliori. Valzania sbaglia subito un paio d’uscite, ed i numeri di fine gara ci dicono che per i 24 minuti di impiego Luca ha contribuito con 9 passaggi, 1 duello difensivo vinto su 5, ha perso 5 palloni, non recuperandone nessuno. La scelta tattica del tecnico di Grugliasco resta valida nelle motivazioni, ma anche in questa circostanza (come successo ad Empoli, nel cambio Pasalic per Zapata), il contributo di chi entra è al di sotto delle attese.