Gli assist di Brescianini, i duelli di Samardzic: le due notizie per l’Atalanta da Como (oltre i 3 punti)

scheda. L’approfondimento di Gianluca Besana

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I l Como di Fabregas, esattamente come l’Udinese di Runjaić, si è iscritta al novero di squadre che in questa stagione hanno saputo creare problemi all’Atalanta di Gasperini. Seppur entrambe le formazioni si possano classificare come qualitativamente inferiori a quella nerazzurra, nei quattro incroci in campionato hanno saputo sfruttare al meglio le proprie caratteristiche in funzione del sistema di gioco praticato dai nerazzurri. I friulani, che fisicamente ed atleticamente sono ben strutturati, hanno sorpassato la squadra di Gasperini per intensità. I lariani invece, hanno destrutturato l’Atalanta per mezzo delle rotazioni dei propri giocatori, in quello che il calcio moderno definisce “fluidità”, mettendo alla prova il sistema di marcature (all’interno di un sistema a zona) della formazione nerazzurra. Nonostante le tante difficoltà che l’Atalanta ha incontrato nei primi 45 minuti della gara del Sinigaglia, alla formazione nerazzurra, e soprattutto a chi la guida in panchina, va ascritto il merito di aver avuto l’intuizione giusta nel momento giusto, così da ribaltare un risultato che al decimo del secondo tempo la vedeva ancora sotto di un gol.

Per inquadrare il brutto primo tempo giocato dall’Atalanta, partiamo dall’analizzare un dato. La doppietta realizzata da Retegui, abile nello sfruttare gli assist provenienti dal lato sinistro, ed effettuati in entrambe le occasioni da Brescianini, fa parte dei soli 4 tiri effettuati dall’Atalanta nell’arco dei 94 minuti di gioco. Di questi, solo 3 sono finiti nello specchio della porta, e solo 1 è stato effettuato nella prima frazione di gioco, che ha visto l’Atalanta chiudere con il bottino più magro in xG dell’intera stagione: solo 0.02.