Che bella l’Atalanta vestita da Champions: sovrastato lo Shakhtar per un’ora, poi gestione (anche delle energie)

scheda. L’analisi di Gianluca Besana

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In Champions League l’Atalanta non sbaglia un colpo. Dopo aver costretto al pareggio l’Arsenal di Arteta si è sbarazzata senza troppe difficoltà dello Shakhtar Donetsk allenato dal bosniaco Marino Pusic. Il 3-0 finale sta pure stretto ai ragazzi di Gasperini che al termine dell’incontro hanno fatto registrare un rotondo 22 nella casella relativa ai tiri effettuati (5 in porta), con un palo ed una traversa colpiti, e 2.70 xG complessivi. La differenza di valore tra le due squadre è emersa in modo evidente nel corso della gara. La formazione ucraina è riuscita a «reggere» i nerazzurri per un quarto d’ora scarso, poi il 4-4-2 (mascherato da 3-4-1-2 ad inizio gara) giocato in maniera scolastica dalla squadra di Pusic è crollato sotto il giro palla paziente ed ordinato (89% di passaggi completati al termine del primo tempo) dei ragazzi di Gasperini. Dopo aver chiuso precocemente i conti ad inizio ripresa, l’Atalanta si è messa in controllo ed ha così ottenuto la prima vittoria nella massima competizione continentale. Con 4 punti in classifica e +3 nella nella differenza reti, la squadra nerazzurra è saldamente all’interno al gruppo delle prime 24: al momento si piazza a ridosso delle prime 8 posizioni, che consentirebbero la qualificazione diretta agli ottavi.