La maturità dell’Atalanta: doppia rimonta senza imbarcate. I dati Champions, squadra tra le big

scheda. L’approfondimento di Gianluca Besana

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A l termine della lunghissima prima fase di Champions League, l’Atalanta si è classificata al nono posto, ovvero un gradino sotto alle squadre che eviteranno di giocare lo spareggio nel mese di febbraio. Un risultato che avremmo sottoscritto probabilmente tutti ad agosto, ma che lascia ora un pizzico d’amaro in bocca per la qualità con cui l’Atalanta ha giocato le sfide proposte dal calendario. Ora per proseguire nella massima competizione continentale, i nerazzurri se la dovranno vedere con una tra Sporting Lisbona e Club Brugge, in un calendario che diventerà asfittico per quel che riguarda le prossime settimane. Ma tant’è, e bisogna solo fare i complimenti ai ragazzi di Gasperini, che ancora una volta in Europa, e questa volta nella massima competizione continentale, hanno fatto la voce grossa con chiunque gli si sia parato di fronte. L’Atalanta ha chiuso questa prima fase conquistando 15 punti (2.5 di media a partita), pareggiando contro l’Arsenal (gara nella quale ha fallito un calcio di rigore), e Barcellona, ovvero contro due delle formazioni più accreditate alla vittoria finale. La squadra di Gasperini si è arresa solo al Real Madrid, al termine di una partita peraltro giocata molto bene e dominata a tratti. Con 20 gol realizzati, l’Atalanta si è confermata (al pari di Atletico Madrid, Real Madrid, e Bayern Monaco) il secondo miglior attacco di questa prima fase di Champions League. Ma non solo. I nerazzurri hanno giocato molto bene anche la fase di non possesso, dove hanno incassato solo 6 reti, seppur siano sempre rimasta fedeli ai loro principi di gioco, non rinunciando mai alle marcature a uomo in contesti (come ad esempio la gara di Barcellona), dove una condotta simile sembrava essere molto rischiosa. Con una differenza reti di +14, la squadra di Gasperini è risultata anche la seconda formazione in questa speciale classifica, e seppur alla fine questo risultato non è servito a rientrare nel novero delle prime otto, è pur sempre un indicatore di forza che depone a favore dei nerazzurri.

Vista in questa prospettiva c’è dunque solo da rallegrarsi, ma in realtà non è proprio così. La gara di Barcellona ha visto Scalvini subire un nuovo grave infortunio, che restringe ulteriormente le scelte per quel riguarda il pacchetto arretrato. Nelle prossime partite l’Atalanta potrà contare su 3 giocatori in meno nel reparto difensivo rispetto a come era stata costruita ad agosto (Godfrey, Scalvini e Kossounuo), Kolasinac permettendo, visto che anche Sead è uscito malconcio dalla sfida contro i blaugrana. Allo stesso modo, in attacco, lo spareggio di Champions la vedrà priva di Lookman, un giocatore determinante per i nerazzurri. Dunque, se da una parte si è più che felici per quanto sin qui fatto, dall’altra si è anche molto preoccupati, perché sarebbe un grosso danno (non solo tecnico ma anche economico) perdere lo spareggio per carenze d’organico, dopo aver giocato così bene la prima parte di stagione. Ma il mercato è ancora aperto, e dunque seguiremo con attenzione gli sviluppi nei prossimi giorni.