P er guadagnarsi la terza qualificazione consecutiva agli ottavi di finale di Champions League, l’Atalanta dovrà battere i coriacei spagnoli del Villarreal. La squadra guidata da Unai Emery, che ricordiamo è la detentrice dell’Europa League, sta vivendo una stagione tra alti e bassi. Nella Liga spagnola è impantanata nel centro della classifica, a causa di una serie infinita di pareggi, mentre in Champions League precede i nerazzurri di una sola (ma molto pesante) lunghezza nel girone F. Emery è solito schierare il Villarreal con il 4-4-2, sistema di gioco peraltro utilizzato dagli spagnoli anche nel match d’andata contro l’Atalanta. In fase di possesso e di costruzione dinamica che parte dal portiere, il Villarreal è solito alzare gli esterni. I due salgono dalla linea difensiva sino in mediana, mentre i due esterni di centrocampo si spostano sulla trequarti. Il modulo del Villarreal in questa fase di gioco si trasforma in 2-4-3-1. Il primo passaggio vede solitamente coinvolti i due centrali di difesa che hanno due opzioni a disposizione. Nella prima, Albiol o Torres, cercano la soluzione diretta e centrale verso Parejo, che è il regista basso di Emery (83% di passaggi completati) e l’uomo deputato dal tecnico turco a dettare il gioco del «sottomarino giallo». Se Parejo viene schermato dai giocatori avversari, si cerca in seconda battuta Capuoe (91% di passaggi completati), che gioca qualche metro più avanti rispetto all’ex Valencia.