Atalanta-Venezia, match analysis: decisiva la qualità delle «seconde linee». Pezzella, la crescita è continua

scheda.

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V enezia ed Atalanta hanno dato vita al primo ottavo di finale di Coppa Italia. La squadra di Gasperini è riuscita a qualificarsi piegando per 2-0 il Venezia in una gara combattuta. Il risultato è rimasto in bilico fino ad una manciata di minuti dalla fine, grazie soprattutto alla buona prestazione della squadra di Zanetti. Gli arancio neroverdi non si sono mai arroccati ed hanno cercato di giocarsela alla pari contro l’Atalanta, che seppur rimaneggiata era di una categoria (ci riferiamo alla qualità dei suoi giocatori) superiore rispetto ai lagunari.

Gasperini ha schierato i nerazzurri con il 3-4-2-1 o 3-4-3, visto che il trio d’attacco formato da Miranchuk, Pessina, Muriel ha giostrato sulla trequarti scambiandosi di sovente la posizione. Nei tre di difesa ha trovato spazio Scalvini (66 minuti giocati) che ha dato vita ad una buona prestazione.

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Il Venezia si è schierato con il 3-4-2-1, che avrebbe dovuto nelle intenzioni, limitare le proiezioni offensive dei nerazzurri grazie alla copertura delle zone più esterne del campo affidate a Crnigoj a destra e Molinaro a sinistra. In avanti ha iniziato la gara il “leggero” Okereke. Il piano tattico di Zanetti prevedeva infatti di colpire l’Atalanta in contropiede affidandosi alle rapide incursioni dell’attaccante nigeriano.