L’Atalanta orizzontale del primo tempo e quella verticale del secondo; i compiti di Brescianini, le medie che confortano

scheda. L’approfondimento di Gianluca Besana

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S abato sera al Gewiss Stadium, l’Atalanta si è rituffata nel campionato di A dopo la parentesi di Champions che l’ha vista di scena a Barcellona. La squadra di Gasperini ha pareggiato per 1-1 con il Torino di Vanoli, e fatica a ritrovare continuità in campionato, dove il segno X, è il più presente per quel che riguarda le ultime partite giocate dai nerazzurri. Il pareggio a dire il vero premia maggiormente i granata e non rispecchia quanto fatto dalle due squadre. La squadra nerazzurra ha cercato con continuità la vittoria, ed ha giocato un secondo tempo arrembante, nel quale ha effettuato 17 tiri (22 quelli totali) e messo a segno ben 1.79 xG (2.90 quelli complessivi). Due statistiche queste da non sottovalutare, perché riportano l’Atalanta ai livelli di prestazione del suo periodo migliore, anche se la vittoria non è arrivata.

A frenare i nerazzurri contro i granata sono state alcune situazioni tra le quali anche l’undici iniziale, perché se l’Atalanta ha giocato un secondo tempo arrembante, altrettanto non si può dire per il primo, dove la squadra di Gasperini ha sì occupato la metà campo avversaria, ma l’ha fatto senza mordente e con un gioco troppo lezioso. Per capire meglio cominciamo da alcuni dati relativi a Retegui. Nella prima frazione di gioco Mateo è stato coinvolto nel 65% delle azioni offensive (circa il 25% più del solito), ed ha avuto una precisione nei passaggi del 93% (14 completati sui 15 effettuati).