L a vittoria nell’anticipo del sabato sera contro la Sampdoria ha rilanciato le ambizioni Champions dell’Atalanta. La squadra di Gasperini si è sbarazzata dei blucerchiati con un rotondo 2-0, ma la partita ha presentato anche qualche difficoltà per i ragazzi di Gasperini. Nel corso del primo tempo la Sampdoria ha per lungo tempo imbrigliato la fase di manovra dell’Atalanta, che ha faticato a trovare gli spazi necessari per innescare i suoi rapidi trequartisti. Poi, una volta in vantaggio, i nerazzurri si sono espressi decisamente meglio, e una sgasata del solito Lookman al minuto 57 ha chiuso la partita. La Sampdoria ha dimostrato di avere poca qualità davanti per poter impensierire i nerazzurri, ma soprattutto, ha mostrato di averne troppo poca per poter sperare di invertire la rotta in campionato che la vede al penultimo posto. Nel corso di questa seconda analisi utilizzeremo diverse grafiche, tutte griffate Wyscout, che ci aiuteranno a chiarire alcuni aspetti chiave della partita tra blucerchiati e nerazzurri. Cominciamo da quella proposta qua sotto.
Atalanta e Sampdoria, pur utilizzando moduli simili (3-4-2-1 per i nerazzurri, 3-4-3 per i blucerchiati) hanno occupato ampiezza e profondità in modo diverso. L’Atalanta ha sfruttato al meglio la larghezza del campo, e i cinque spazi (le 2 corsie esterne, i 2 mezzi spazi e la corsia centrale) in modo quasi simmetrico. Mæhle e Hateboer hanno agito in ampiezza con l’olandese che ha spinto di più, mentre Boga (leggermente più largo e meno verticale rispetto all’inglese) e Lookman hanno agito prevalentemente nei mezzi spazi. Nessun dubbio su chi è stato il riferimento centrale dei nerazzurri: Højlund, che ha duellato con Nuytinck.