L a prima giornata di ritorno di A ha riservato all’Atalanta la sfida contro i blucerchiati. La squadra di Genova è da tempo afflitta da problemi societari, e in tutto il girone d’andata ha racimolato solo 9 punti, frutto di 2 vittorie e 3 pareggi. Per il resto solo sconfitte, ben 14, l’ultima delle quali arrivata nell’ultimo match giocato a Marassi con l’Udinese (0-1) la scorsa domenica. Prima della sfida di Bergamo, il rapporto tra gol subiti e gol segnati dai blucerchiati era di quattro a uno. Con una classifica a dir poco complicata (19° posto a 8 lunghezze dalla 17ª posizione, l’ultima utile per salvarsi), il pericolo maggiore che la sfida contro la Sampdoria poteva riservare per gli uomini di Gasperini era legato all’impossibilità di fare calcoli dei blucerchiati, che con ogni probabilità li avrebbe spinti a giocare una gara aperta e coraggiosa (così è difatti stato all’inizio). La squadra di Stankovjc non si poteva permettere ragionamenti speculativi, perché tra le squadre di coda è quella meno attrezzata per salvarsi, ed è detentrice di una serie infinita di primati statistici negativi. L’unica opzione disponibile per i blucerchiati era la vittoria, da perseguire con determinazione, ma anche con la mente leggera di chi ormai ha poco da perdere.