T estare la propria forza nel senso più ampio del termine. La partita giocata al Gewiss Stadium tra l’Atalanta di Gasperini e il Real Madrid di Ancelotti è stata anche questo. Un’occasione per misurare la propria organizzazione di gioco, la propria qualità, e quindi anche le proprie ambizioni, contro il club più forte al mondo. Dalla sfida l’Atalanta è uscita sconfitta di misura, ma si è battuta alla pari contro i più quotati avversari. L’Atalanta ha pagato caro un passaggio a vuoto tra il 56° ed il 59°, quando ha prima subito un gol su un’episodio sfortunato (l’involontario assist di Ederson per Vinicius) e si è fatta poi cogliere poi scoperta su una ripartenza del Real, dove un uno contro uno in campo aperto tra de Roon e Bellingham è risultato fatale. Nonostante questi episodi, i nerazzurri non si sono scoraggiati e nell’ultimo minuto di partita con Retegui avrebbero avuto la possibilità di pareggiare. Questa volta, l’italo-argentino, solitamente molto cinico sotto porta, non è riuscito a spingerla in rete da pochi passi. Per Gasperini ed i suoi ragazzi, le risposte arrivate dal campo sono state comunque positive. L’Atalanta ha costretto il Real a giocare una partita di sacrificio per 94 minuti, il gol del 3-3 sarebbe alla fine risultato meritato.