Atalanta-Napoli, studio dei dati. Sì, Gasp ha tenuto testa a Spalletti con una tattica prudente. Un eccesso è costato il match

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«E sco da questa partita con la certezza che faremo bene, faremo un buon campionato. È una squadra che cresce, ho visto una grande crescita. Una partita che non meritavamo di perdere ma ne usciamo con nuove certezze». Così Gasperini ha commentato la seconda sconfitta (consecutiva in partite interne) dell’Atalanta in campionato. La squadra nerazzurra questa volta si è fatto imporre lo stop dal Napoli di Spalletti, ma nell’arco dei 90 minuti di gara ha dato vita ad una buona prestazione. Come ha ribadito il tecnico di Grugliasco l’Atalanta avrebbe meritato di più, e i dati gli danno ampiamente ragione: 2.4 xG per i nerazzurri contro gli 1.6 xG del Napoli; 16 tiri (5 in porta) a 8 (5 in porta); 2 Expected points a 0.5. Prima della gara si è molto discusso su come i nerazzurri avrebbero affrontato la squadra partenopea, e soprattutto di come avrebbero approcciato i primi minuti di gara, quelli che la squadra di Gasperini ha di frequente sbagliato per via di un eccesso di aggressività.

Questa volta l’Atalanta non ha sbagliato sotto questo aspetto. Pur mantenendo il consueto dispositivo di marcature, non ha ecceduto in aggressività e ha concesso al Napoli la possibilità di costruire dal basso. Come mostrato nel fotogramma sopra, la squadra di Gasperini si è riposizionata più bassa, e ha “aspettato” gli azzurri che hanno faticato più del solito a sviluppare il proprio gioco.