F ino a qualche settimane fa la vincente della sfida tra Juventus ed Atalanta avrebbe al massimo potuto ambire ad una qualificazione alla prossima Conference League. La squadra di Gasperini era infatti attardata in classifica, e complice qualche sconfitta di troppo contro avversarie di media e bassa classifica non pareva avere la forza per piazzare lo sprint finale. Quella di Allegri al contrario, stava infilando una vittoria dietro l’altra, ma doveva scontare la penalizzazione di 15 punti che l’aveva allontanata dalle posizioni di vertice. La sfida di domenica al Gewiss aveva invece tutt’altra importanza, e ha rappresentato il classico bivio stagionale da dentro o fuori (si parla di Champions), tra due squadre che avevano una classifica ora diversa rispetto alle settimane precedenti. L’Atalanta era reduce da un filotto di quattro risultati positivi (tre vittorie e una sconfitta), mentre i bianconeri, anche se stavano attraversando un periodo più complicato (tre sconfitte, un pareggio ed una vittoria nelle ultime cinque) occupavano la terza posizione, forte dei quindici punti restituiti. I numeri del pre partita per il medio periodo (ultime cinque giornate giocate) deponevano a favore dei nerazzurri: 2 punti di media a partita contro gli 0.8 dei bianconeri; 1.8 gol fatti contro gli 0.8 dei bianconeri; 1 gol subito dalla squadra di Gasperini ogni 90 minuti contro gli 1.8 di quella di Allegri. Alla sfida ci arrivava però meglio la Juventus, per via di una rosa più lunga che le ha permesso di assorbire meglio le tre assenze (peraltro non così fondamentali) di De Sciglio (infortunio al ginocchio), Kaio Jorge (infortuni al ginocchio), e dello squalificato Paredes (somma di ammonizioni). Era conciata decisamente peggio l’Atalanta, che doveva fronteggiare assenze pesantissime. Non sono stati infatti della partita i lungo degenti Hateboer (infortunio al ginocchio), Ruggeri (problema al flessore sinistro) e Vorlicky (problemi al ginocchio), ai quali si sono aggiunti Højlund (edema fibrillare al muscolo ileol Psoas), Lookman (infortunio muscolare) e Palomino (infortunio al flessore). La Juventus si è aggiudicata per 2-0 il big match, in una gara decisamente giocata meglio dagli uomini di Gasperini, che avrebbero meritato sicuramente di più.