F orse in pochi sanno che il neo acquisto nerazzurro Ibrahim Sulemana è un cavallo di ritorno in casa Atalanta. Il centrocampista ghanese classe 2003 (22 maggio) era stato scoperto proprio dagli scout di Zingonia qualche anno fa, che lo avevano inserito nella formazione Under 17, ma poi avevano preferito lasciarlo “libero” e non confermarlo nel 2021, perché il centrocampista ghanese aveva evidenziato un problema piuttosto serio all’anca. Così Ibrahim era entrato nell’orbita del Verona, l’unica squadra disposta a credere nelle qualità del ragazzo e ad assumersi l’onere di metterlo sotto contratto, e al contempo di impegnarsi per sottoporre Ibrahim ad una delicata operazione chirurgica risolutiva. Dopo l’intervento Sulemana ha intrapreso il suo percorso di crescita con la squadra primavera scaligera. Per inquadrare meglio il nuovo acquisto nerazzurro abbiamo scovato in rete le parole di Mister Torrent, che quando sedeva sulla panchina del Verona (primavera) si era preso in carico Ibrahim reduce dall’operazione, e che in questo modo descriveva le qualità del giovane centrocampista: “Ci ha messo un po’ di tempo ad ambientarsi. Quando è arrivato a Verona si è operato, ci ha impiegato tre, quattro mesi a rimettersi in sesto per un problema che aveva all’anca. Parlava poco in italiano e la situazione non era certo ottimale. Comunque avevamo deciso di puntare su di lui perché si vedeva che aveva qualità, sia fisiche che di temperamento e volontà. Tecnicamente è un giocatore diciamo normale, ma di grande dinamismo e di grande forza. È migliorato già dal punto di vista tecnico e delle letture del gioco, però quella è una parte che crescendo potrà affinare. Per me resta un centrocampista di grandissima quantità, ma che sa anche giocare con qualità. Parlando di grandi calciatori, potrebbe un po’ essere quel tipo di centrocampista come Essien. Un giocatore di forza in mezzo al campo, che sa giocare e che ha comunque grande personalità e presenza. Un altro nome che potrebbe far capire la tipologia di giocatore potrebbe essere quello di Kessie”.