L’ Atalanta è arrivata al capolinea di questa stagione lunga 52 partite. La squadra di Gasperini si è giocata le ultime fiches di qualificazione alla prossima Conference League contro l’Empoli di Andreazzoli. Non è bastata però la buona volontà di tutti quelli scesi in campo per battere li toscani, in una gara che è stata l’emblema dell’intera stagione nerazzurra. Tanta voglia, ma poco ordine e poca qualità nell’ultimo quarto di campo. Così l’Empoli (che ha effettuato solo 4 tiri nell’arco dell’intera gara) ha colpito al minuto 79’ con Stulac. Per l’Atalanta è stata una gara speciale per diverse ragioni, ma soprattutto perché i tifosi hanno potuto rendere il giusto tributo a Josip Ilicic. Il campione sloveno nel momento del suo ingresso in campo è stato accolto dall’ovazione della “sua” gente, che nelle sua annate i nerazzurro ha fatto gioire con le sue reti ed i suoi assist. Ci sarà tempo da qua in avanti per cercare di capire e mettere ordine in questa strana stagione dell’Atalanta, che si è però chiusa con il più magro bottino in punti (59) da quando Gasperini siede sulla panchina dei bergamaschi. I nerazzurri hanno così fallito la sesta qualificazione europea consecutiva, in un’annata che li ha visti da prima avere la partenza più zoppicata da quando il tecnico di Grugliasco siede in panchina, seguita da un prodigioso recupero guidato da uno straripante Zapata, che ha riportato in alto l’Atalanta che ha concluso il girone d’andata nel modo migliore di sempre. Da gennaio infine, una squadra che pareva lanciatissima ha invece avuto black-out completo, ed ha fallito lo sprint di primavera, chiudendo il girone di ritorno con 18 punti fatti e solo 4 vittorie su 18 gare casalinghe. La parola più adatta per descrivere tutto questo è al momento: indecifrabile.