D a gennaio la fascia sinistra dell’Atalanta non ha un vero padrone. La partenza di Gosens, ceduto ai cugini nerazzurri dell’Inter, ha lasciato un vuoto su quel lato di campo dove hanno giocato con fortune alterne Pezzella, Maehle e Zappacosta. Nessuno dei tre esterni, pur non lesinando a livello di impegno, si è però avvicinato alle prestazioni del tedesco che scorrazzava su quel lato di campo, fornendo quantità e qualità al gioco dell’Atalanta.
Robin era giunto a Bergamo senza clamori. Un “no name player”, scovato in Olanda da Sartori (pagato 800.000 euro), e che al suo approdo in nerazzurro non aveva suscitato particolari entusiasmi. Gosens pareva dotato di un buon fisico e buone capacità atletiche ma niente di più. Gasperini e il suo staff (soprattutto il danese Jens Bangsbo) si sono “occupati” di Robin ottenendo risultati straordinari. Hanno lavorato sulle sue doti atletiche, e sgrezzato le sue qualità tecniche. Così, il giocatore a cui Gomez faceva fatica a passare la palla nel suo primo anno da titolare sulla fascia sinistra del campo, è diventato con il trascorrere delle stagioni uno dei punti di forza dei nerazzurri. Robin ha rappresentato per diverse stagioni il prototipo dell’esterno ideale che serviva (ma che serve ritrovare al più presto) a Gasperini. Instancabile nel proporsi in fase offensiva e sempre attento al suo dirimpettaio nei ripiegamenti. Diventa quindi facile capire che se l’Atalanta vuole tornare ad assaltare le prime posizioni della classifica, deve ricostruire proprio partendo dagli esterni, ed in primis da quello di sinistra. D’Amico e Congerton (in questo caso forse più il gallese), sembrano aver individuato il giocatore di cui tanto necessita Gasperini al di là della Manica. Si tratterebbe (il condizionale in fase di mercato è sempre d’obbligo, e di certo non sarà l’unico nome sul tavolo) di Nuno Albertino Varela Tavares, un classe 2000 nato a Lisbona e cresciuto nel settore giovanile dello Sporting. Nuno è attualmente di proprietà dell’Arsenal e nell’ultima stagione ha collezionato 31 presenze per 2103 minuti complessivi di utilizzo.