S ignore e signori, è tornato Josip Ilicic. Finalmente e, speriamo, definitivamente. È tornato lo sloveno che conosciamo, capace di decidere autonomamente le sorti di una partita di calcio. Ha fatto (quasi) tutto lui, contro la Roma: ha preso le redini della squadra, servito l’assist per il pareggio di Zapata e poi per il 2-1 di Gosens, due giocate diverse, ma ugualmente decisive. La prima è puro istinto del fuoriclasse, perché si lancia su una palla vagante e con la coda dell’occhio vede già lo spazio per mettere Zapata davanti alla porta. La seconda è più ragionata, ma significativa, perché mostra ancora una volta che la squadra gioca a memoria: quando prende il pallone sulla destra, sa già che Gosens è pronto all’inserimento sul secondo palo e per un giocatore con le doti tecniche dello sloveno, mettergli il pallone sulla testa è ordinaria amministrazione. Poi quell’abbraccio con Gasperini, a fine partita, che ha fatto venire un po’ a tutti la pelle d’oca. Lo stesso allenatore dell’Atalanta aveva elogiato Ilicic in conferenza stampa: “Ha superato questo momento, l’ho visto calciare benissimo”. Così, all’intervallo non ci ha pensato due volte: serve lui per cambiare questa partita. Scelta azzeccata. Ma a noi di Corner piace analizzare le statistiche, così abbiamo fatto un triplo confronto: i numeri di Ilicic contro i giallorossi e i numeri in media ogni 45 minuti di questa e della scorsa stagione. Per capire a che punto è lo sloveno, anche se un’anticipazione possiamo darla. Sta tornando.