C inque partite posson bastare. Dopo circa 500 minuti di gare ufficiali giocate, l’Atalanta comincia a mostrare i suoi pregi e i suoi difetti, anche se lo fa ancora in una forma che non può essere considerata quella definitiva, vista la contemporanea assenza di Scamacca e Touré. Ma qualcosa si comincia già ad intuire, ed anche la gara d’esordio in Europa League contro il Raków ha contribuito a confermare le prime impressioni avute. Dietro il rotondo 2-0 rifilato ai polacchi, condito dalle 29 (+15 rispetto alle medie di campionato) conclusioni verso la porta difesa da Kovacevic, ci sono da segnalare le difficoltà incontrate dai nerazzurri nel primo tempo, quando i ragazzi di Szwarga sono riusciti a bloccare l’Atalanta per mezzo di una fase di non possesso intensa, fatta di tanti duelli individuali (54 solo nel primo tempo di cui 31 - il 57% - vinti dal Raków ) in cui l’atleticità e la reattività dei polacchi ha avuto la meglio.
Che Gasperini abbia fatto da maestro a tanti allenatori in Italia ormai lo sappiamo da tempo, ma la sua filosofia (predicata anche da altri allenatori a dire il vero) ha fatto breccia anche a livello continentale, condizionando gli allenamenti e di conseguenza, il rendimento sul terreno di gioco di molti club.