Atalanta-Arsenal, match analysis. L’equilibrio ritrovato, la prudenza in avvio, il forcing finale

scheda. L’analisi di Gianluca Besana

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L’ avventura dell’Atalanta nella nuova Champions è iniziata con un pareggio. Nella splendida cornice del Gewiss Stadium, i nerazzurri hanno conquistato il loro primo punto nella massima competizione europea. La partita tra Arsenal ed Atalanta è stata giocata dai nerazzurri con tanto equilibrio tattico, quello che finora era un po’ mancato nelle prime gare di A, senza però che i ragazzi agli ordini di Gasperini abbiano rinunciato ad essere la squadra offensiva che tutti conosciamo. Se comunque queste sono le premesse, nel prosieguo della competizione questa Atalanta si potrà togliere tante soddisfazioni. Il pareggio sta di fatto stretto alla squadra di Gasperini, che con Retegui ha fallito un calcio di rigore ad inizio ripresa e ha giocato un secondo tempo in crescendo, sfiorando più volte il gol e mettendo la museruola ai Gunners. La squadra vice campione di Premier ha terminato l’incontro con 6 tiri effettuati, 2 in porta, e solo 0.65 xG creati.

Nell’immagine sopra sono riprodotti gli undici di partenza schierati dai due allenatori. 3-4-3 per Gasperini, che un po’ a sorpresa ha schierato la stessa squadra che domenica scorsa aveva giocato contro la Fiorentina, con il solo Zappacosta schierato al posto di Bellanova. Arteta gli ha risposto con il consueto abito tattico: il 4-3-3. Al centro dell’attacco ha trovato spazio Gabriel Jesus, schierato da punta centrale e con Havertz rientrato nei tre di centrocampo. Nessuna rotazione per i Gunners, che non hanno assolutamente sottovalutato l’impegno, anche se nel fine settimana saranno attesi dalla delicata sfida contro il Manchester City.