Alle origini del calcio di Gasp/2. Il puzzle della tattica: un po’ Cruijff, un po’ van Gaal. E una spruzzatina di Guardiola

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S e come abbiamo visto nella prima parte (leggila QUI ), Catuzzi è stato uno degli allenatori che ha più influenzato le idee di Gasperini, il tecnico di Grugliasco non ha potuto non essere contagiato dal modo di interpretare il calcio da parte degli olandesi. E’ Gasp stesso nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport nel novembre 2018 a dirlo: «Ho imparato la difesa a 3 da Ajax e Barcellona e anche se in Italia tutti ripetevano che in Europa non funziona, ora la situazione è cambiata. Il calcio è in evoluzione continua, e anche il mio. Fino ad un Genoa-Juve in cui lasciai Burdisso e De Maio contro Tevez e Llorente la superiorità numerica era un dogma – continua il tecnico nerazzurro –. Poi fecero un partitone, e guadagnavo un uomo in manovra: valeva la pena rischiare. I difensori dell’Atalanta che attaccano sempre nascono da quella intuizione».