Q uindici giorni fa, il 30 giugno, si è chiuso l’esercizio di bilancio 23/24 dell’Atalanta. Ne conosceremo i dettagli solo fra qualche mese ma non sveliamo nessun segreto affermando che nel conto economico appena trascorso troveranno evidenze contabili le cessioni di Hojlund, Zapata, Boga, Demiral, Mahele per un complessivo di 131 milioni di incasso che, numeri alla mano, permetteranno di iscrivere nel conto economico plusvalenze per 78,7 milioni di euro, sui livelli massimi mai registrati dal club. Altre fonti di ricavi come i premi sportivi ed i diritti Tv risulteranno certamente in forte aumento visti gli eccezionali risultati raggiunti così come gli incassi da stadio, specie grazie al settore hospitality, nonostante i lavori in corso al Gewiss Stadium. Non sappiamo esprimerci invece sulle sponsorizzazioni vista la mancanza per tutto l’anno del main sponsor di maglia che potrebbe essere però stata compensata da tante altre sponsorship minori. Naturalmente non dobbiamo dimenticare gli ingenti investimenti fatti con gli acquisti di Scamacca, El Bilal Tourè e, in finire di anno contabile anche di De Ketelaere che aumenteranno nella voce costi il valore degli ammortamenti (l’investimento iniziale diviso in quote annue) e anche il costo della rosa, nonostante la riconosciuta capacità manageriale, non potrà non tenere conto delle ambizioni della società rafforzate dalla vittoria in Europa League e dalla quarta qualificazione nella sua storia alla Champions League. Premesso tutto ciò non è difficile pronosticare una chiusura in buon utile per l’ottava volta di fila: nessuno così in Italia mentre in Europa, possiamo dirlo ancorandoci bene i piedi per terra, siamo sulle orme del Bayern Monaco. Entrare maggiormente nei dettagli non è di molto interesse: quando il bilancio verrà pubblicato, saremo come sempre pronti a spiegarlo, sapendo che il lettore dovrà compiere uno sforzo mnemonico perché spesso ci si trova a commentare dei dati già accaduti da molti mesi. Concentriamoci invece sull’attualità perché qualcosa di molto interessante sta accadendo o sta per accadere; il 9 luglio si è già potuta registrare la prima plusvalenza del nuovo anno contabile, Caleb Okoli, prodotto del vivaio giovanile classe 2001 con 17 presenze nell’Atalanta, è stato ceduto al Leicester per la cifra di euro 10 milioni + bonus, l’intera somma incassata potrà essere imputata a plusvalenza perché il ragazzo nativo di Vicenza aveva un valore a bilancio pari a zero.