L a sera di domenica 4 giugno il fischio finale dell’arbitro Di Bello su Atalanta-Monza ha sancito il ritorno dell’Atalanta in Europa e, particolare rilevante, senza ingressi secondari: il club nerazzurro si è guadagnato l’ammissione diretta ai gironi di Europa League. Pioveva e la cosa ha contribuito a ricordare un’altra serata felice sotto la pioggia, quella di 3 anni fa a Reggio Emilia che ci consegnava la prima Champions.
Poi rientrati i giocatori negli spogliatoi e sulla via di casa gli spettatori, si è subito cominciato a pensare alla Coppa che verrà. Lasciamo perdere per il momento, ma senza sottovalutarlo, il racconto delle ferie da prendere, le città da visitare, gli amici con cui ritrovarsi, tutto ciò viene un attimo dopo; a Bergamo c’è fame di notizie, si vuole sapere chi sono gli avversari più pericolosi e, ammesso che ce ne siano, le squadre materasso. Andremo in paesi mai visitati o incontreremo vecchie conoscenze, si vorrebbe conoscere tutto delle 32 squadre che si iscriveranno alla manifestazione. Purtroppo, tutto ciò non è ancora possibile perché la formula dei preliminari europei lascerà il quadro dell’Europa League molto indefinito fino a fine agosto. Spieghiamo il perché.