I l popolo degli appassionati è sconsolato: «Ma questo non è calcio», commentano tutti. Le due semifinali di Coppa Italia pur opponendo quattro squadre di prima fascia (Juventus-Milan, Napoli-Inter) hanno sollevato soprattutto dubbi. Di emozioni nel senso comunemente inteso nel mondo del calcio ce ne sono state pochissime venerdì e per fortuna qualcuna in più sabato. Ma niente di paragonabile alle gare giocate con 40 mila spettatori. Questi, però, sono i ragionamenti dell’ovvio. Il sole scalda, il fuoco scotta. Proviamo a fare un passo avanti. Con la premessa ci siamo: questo non è il calcio di prima. Giusto, non può esserlo, si gioca senza una delle componenti indispensabili per produrre le emozioni collettive.