E adesso diciamolo, però. Diciamolo senza nessuna paura, senza giri di parole, senza eufemismi, senza neologismi, senza timori di nulla e di niente: scudetto. Questa parola deve entrare nel lessico dell’Atalanta e degli atalantini, perché lo merita la squadra, lo merita Gasperini, lo merita la società. Dire altro significa tapparsi gli occhi davanti alla realtà di una squadra che ha battuto Juventus e Napoli sul loro campo, che è quarta in classifica a sole 4 lunghezze dalla vetta, e che nel momento in cui scriviamo ne ha 9 di vantaggio sul quinto posto. No-ve. E che, sottolineiamo, da ottobre sarebbe largamente prima in classifica nelle ultime 9 giornate. Questo va detto, mentre i giocatori ancora esultano sul campo del «Maradona», anzitutto: non sappiamo se l’Atalanta resterà in corsa per lo scudetto fino a fine stagione, ma oggi lo è. Al pari del Napoli, del Milan, dell’Inter. Poi tutto cambierà, ma oggi fare finta di nulla significa non capire quanto l’Atalanta può crescere, quanto l’Atalanta ha voglia di crescere e di portare a casa un trofeo. Altrimenti non vai a Napoli a vincere così. Qualche spunto, intanto che scende la pressione.