S e doveva suonare, è bene che la sveglia sia suonata così. Presto, e forte. Molto forte, di quelle sveglie che ti squarciano il sonno quando meno lo vorresti. Nel caso dell’Atalanta, la sveglia è suonata al momento giusto: l’inizio. Esattamente come l’anno scorso, molto spesso. E forse era quello un segnale che anche se non sembrava, l’Atalanta ci aveva presi alla lettera: era ancora se stessa. Perché l’inizio l’Atalanta sembrava il fantasma di se stessa. Lenta, quasi ferma. Lasciamo stare i discorsi sulla pancia piena, l’appagamento, la presunzione. Nessuno di noi è dentro la testa dei giocatori per potersi arrogare il diritto di interpretarne gli stati d’animo.