È sempre più una realtà: l’Atalanta sempre più vince partite quando pensi che in fondo era più giusto un pareggio. Vince partite anche quando non gioca benissimo, anche quando non domina, persino anche quando subisce parzialmente le avversarie. Sempre più l’Atalanta vince partite come le grandissime squadre: che ti domandi come sia successo, quando però ormai è successo. E i 3 punti vanno a finire lì, sempre nella stessa casella, la nostra. Fanno otto vittorie di fila, 25 gol segnati e solo 4 subiti, 3 punti rubati alla Lazio, 2 alla Juventus, 1 solo di distacco dal Napoli che però, nel frattempo, ha avuto la sua parte al Maradona proprio dall’Atalanta. Poi possono dire finché vogliono che non è il momento di fare certi discorsi, eccetera. Ma «certi discorsi» sono fotografati dalla realtà, che s’incarica di togliere la maschera alle superstizioni, che restano nuda stupidità quando hai una squadra che corre a questi ritmi, e che soprattutto vince partite ormai quasi a prescindere da come gioca. E se quando serve la situazione te la risolve anche un pizzico di fortuna, allora il quadro si completa. Ed è un quadro che è inutile nascondersi: fa sognare qualcosa di inimmaginabile.