Quell’Atalanta molle che non ti aspetti dopo Olympiacos e Samp: è un ritorno al passato. Ma questa foto regala un sorriso

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A Roma si può perdere. Anche con questa Roma che ha mille problemi, attraversata da mille polemiche, molte anche montate ad arte. Però, vien da dire: non così. Non tornando indietro di due settimane, in termini di atteggiamento. Poi, i problemi dell’attacco sono noti e non si risolvono di colpo recuperando Miranchuk e Muriel, che oltre alla disponibilità «medica» devono anche ritrovare una forma più competitiva di quella attuale, in particolare Muriel. Non così, però, lo diciamo in termini di atteggiamento, di approccio alla partita, con una Roma che parte assetata di sangue e un’Atalanta che sembra quasi capitata lì per caso. Con un’intensità mai davvero alta, con un’enormità di passaggi sbagliati, imprecisi, facilissimi da leggere (e infatti il gol subito parte da una palla troppo «telefonata», e quindi intercettata), lenti. La Roma ha vinto non certo perché ha giocato meglio, ma perché ha giocato più «cattiva», con più fame. E questo è inconcepibile per un’Atalanta che dopo Olympiacos e Sampdoria sembrava aver trovato qualche certezza, specie in attacco. Certezze che, adesso, a una manciata di giorni dallo scontro con il Bayer Leverkusen (che ha pareggiato in casa del Bayern Monaco...) sembrano davvero tante incognite. Fine del prologo, procediamo per punti.