P er commentare questo Lazio-Atalanta occorre, per forza, andare oltre il risultato, non farsene influenzare più di tanto. Il risultato lo possiamo esaurire in poche righe, per poi guardare a quel che dice la partita. Era un risultato purtroppo prevedibile: la trasferta di Lisbona aveva tolto tanto, sicuramente, al di là di quel che ha dato: una gioia infinita. Ma mentalmente e fisicamente è una trasferta che svuota, difficile riconnettersi in 48 ore con un impegno diverso, con un altro viaggio. Ecco perché stavolta l’inizio di partita “sconnesso” può avere una spiegazione quasi accettabile, diversamente da Frosinone o da Firenze. Però poi la squadra ha acceso l’interruttore e ha rimesso in sesto la partita. E’ proprio quando sarebbe servita l’ultima spinta che invece le energie sono venute meno, e nemmeno i subentrati, nonostante una buona volontà evidente, hanno saputo cambiare di nuovo il destino della partita. Anzi, la squadra ha perso equilibrio, le distanze sono aumentate e il gol della Lazio era abbastanza nell’aria. Dopodiché, guardiamo oltre il risultato nei talking points.