V ar o non Var, l’Inter di questo periodo non è una squadra cui è possibile contendere dei punti. Questa è la premessa: l’Inter di questo periodo le batte tutte. Perché è superiore tecnicamente e gioca con lo spirito di una leonessa cui hanno portato via un cucciolo. E alla fine ci si ritrova a dire che l’Atalanta ha anche provato a fare la sua partita, a non dichiararsi vittima sacrificale della leonessa, e che rispetto alla precedente esibizione a San Siro, il naso l’ha anche messo fuori. Ma poi c’è un’Inter oggettivamente ingiocabile, con tanta forza, tanta tecnica, tanta testa. La partita in cui fare i punti non era questa, e al netto delle pie speranze che andasse diversamente, un po’ lo si sapeva. La partita è quella di domenica col Bologna, e al netto della vittoria dell’Inter, che infastidisce per la dimensione immeritata, c’è da considerare il lato positivo: essersi tolti questo recupero maledetto senza infortuni, senza cartellini che generano squalifiche, con una squadra che ora deve provarle tutte per mettere la freccia sul Bologna. Poi, certo, c’è stato il Var. E ci torniamo più avanti.