L’Atalanta sconfitta dal rosso (eccessivo) di Maehle, da un approccio senza intensità, dai nervi troppo tesi

scheda. Il commento post partita

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I nutile girarci intorno e tanto vale togliersi il dente (anche se non toglie il dolore). La partita, che non era cominciata bene e che il Sassuolo stava giocando meglio anche in 11 contro 11, cambia radicalmente la partita. Il fatto stesso che diversi esperti arbitrali abbiano dato pareri opposti - giusto il giallo o giusto il rosso - dimostra che l’episodio non è definibile certamente in un modo o nell’altro. Vero che Maehle entra col piede a martello sulla tibia di Berardi - argomenti a favore del rosso - ma vero anche che colpisce prima la palla e che l’intervento, per quanto scomposto, è «di gioco» e non volontariamente violento. Argomenti a favore del giallo, come valutato inizialmente dall’arbitro. E vero anche che non è del tutto usuale la chiamata del Var dopo un episodio valutato con prontezza dall’arbitro. Qui ci sentiamo di dire che chiaramente l’intervento di Maehle può essere considerato «da arancione», come si dice per quegli episodi al limite. Propenderemmo molto più per il giallo che per il rosso. E per il fatto che l’intensità di un intervento si valuta a velocità normale, non alla moviola.