L’Atalanta ha trovato l’America o l’America ha trovato l’Atalanta? L’arrivo di Pagliuca non è un salto nel buio, ma nel mondo

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A lla fine, l’annuncio è arrivato. Dopo settimane, ma anche mesi, di voci che si sono sparse in ogni rivolo della comunicazione, il dubbio è stato tolto: l’Atalanta cambia volto. Passa di mano una fetta consistente delle azioni della società nerazzurra, che per la prima volta dal 1907 sarà controllata anche da un soggetto non bergamasco, ma addirittura d’oltre Oceano. Pare strano, pare impossibile dirlo: l’Atalanta in mano agli americani. Non a un singolo magnate, come capitato ad altre società, ma a un gruppo di investitori con la cornice di un fondo d’investimento di peso. Il passaggio dalla famiglia Percassi a Stephen Pagliuca, patron dei Boston Celtics e presidente del fondo Bain Capital, desta fisiologicamente un certo disorientamento. L’Atalanta è visceralmente legata al suo territorio, e viceversa, e qui una fetta di tifosi avrebbe storto il naso anche in presenza di un acquirente che fosse stato soltanto non bergamasco. Figurarsi se arriva dall’altra sponda dell’Atlantico.