P iù che una sconfitta, è la realtà che suona il campanello di casa per farsi vedere. Quel che s’era detto a fine mercato lo si è visto tutto insieme a Firenze: l’Atalanta non ha un difensore centrale forte, e lo si è visto. E con una difesa così per fare punti sarebbe servito, per tutta la stagione o quantomeno finché non si fosse posto rimedio, segnare tanti gol. A Firenze due gol semiregalati dalla difesa della Fiorentina – soprattutto il secondo, frutto anche di un errore del portiere – non sono bastati perché la difesa dell’Atalanta ne ha regalati tre. Tutto dentro una partita giocata per due terzi senza centravanti di ruolo. Questa la sintesi, brutale finché si vuole, della seconda sconfitta dell’Atalanta su quattro giornate. La prima era maturata contro il Frosinone, che a dispetto di giudizi e sentenze sta stupendo tutti. La seconda contro questa Fiorentina che certo non è uno squadrone, anzi. Però ha corso, ha avuto voglia e dopo una ventina di minuti in cui l’Atalanta ha dominato, è uscita provando a fare cose semplici e ha vinto la partita. Andiamo per ordine.