Il ministro e il «calcio sicuro»: così è impossibile giocare. Ma se si comincia non c’è «piano B»: si può soltanto finire

Articolo.

Lettura 2 min.

T utti in quarantena, anzi no: solo il positivo. Sarà responsabilità dei medici sociali, che a tenersi il cerino in mano non ci pensano nemmeno. Il calcio dice che vuol ripartire il 13 giugno e il ministro replica: solo se giocare sarà sicuro. Ma cosa vuol dire, sicuro? Manca meno di un mese e «sicuro», con un virus come questo, significa una sola cosa: che il virus sia sparito. Rischio zero. È pensabile, data la lentezza del calo dei contagi, che tra un mese sia tutto finito? Ovviamente no. Ci sono riusciti (forse) in Cina, dove però per strada, per due mesi, non è andato nemmeno un cane per i bisognini. Qui, sappiamo bene come sta andando: a meno di eventi che nemmeno gli scienziati oggi possono prevedere, il rischio zero non si potrà avere.