Il 2024, l’Atalanta e il realismo dell’impossibile. E il 2025 comincia col mercato: analisi di quel che si può fare

commento. L’approfondimento di Roberto Belingheri

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C erto, viene difficile pensare che questo 2024 dell’Atalanta possa essere affiancato e superato da un altro anno su questo livello. Ma è esattamente questa la premessa che rende la circostanza possibile, speriamo probabile. L’Atalanta di questa «era» ha sempre fatto così: ha centrato l’Europa quando sembrava impossibile. Ha sfiorato una semifinale di Champions quando sembrava impossibile qualificarsi nel girone. Ha sognato per tre volte la Coppa Italia, trofeo che manca da 1963. E’ passata dall’acquistare giocatori sconosciuti all’acquistare e vendere campioni di prima fila. In una sola stagione ha vinto un’Europa League, ha giocato una finale di Coppa Italia, ha centrato la qualificazione Champions. Una tripletta che pareva impossibile e diventata prima possibile, poi probabile, poi realtà. La parola d’ordine dell’Atalanta è questa sorta di realismo dell’impossibile, ed è questo che fa dire a Gasperini che no, il 2024 non è irripetibile, ma dev’essere considerato ripetibile.