V errebbe da dire che non è cambiato niente. Questi inizi un po’ così, tra il molliccio e il distratto, il classico gol subito entro i primi minuti che serve a suonare la sveglia, e la sveglia che suona, eccome. Quindi rimonta, a suon di gol. E difesa che qualcos’altro concede, per forza di gioco e qualche limite che persiste, amplificato dalle assenze. Poi partita chiusa con un quarto d’ora di fuoco nel secondo tempo. Copione visto decine di volte. Potremmo anche chiuderla qui, invece no. Perché qualcosa da dire c’è, altroché. Sull’atteggiamento, sulle scelte di Gasperini, su Hateboer, sugli ultimi giorni di mercato.