D ice il perfezionista mai contento: eh, ma bisognava chiuderla nel primo tempo, così si finisce per non vincerle. Risponde il realista che, accontentandosi, gode: un’Atalanta così non la si vedeva - o meglio: ammirava - da tanto tempo. Quindi pazienza se nel primo tempo, dominato e finito 1-0, l’Atalanta ha fatto un solo gol, poco rispetto a quanto prodotto. Accontentiamoci di aver visto un gioco spettacolare, una condizione in crescita, un’intensità di conseguenza in sensibile aumento, circolazione della palla altrettanto. E il pensiero di tantissimi che correva all’Atalanta che fu, quella del Papu e di Ilicic. Piano con i paragoni: quell’Atalanta, nei periodi di splendore massimo, questo Cagliari molto probabilmente l’avrebbe seppellito di gol nella prima mezzora, e tanti saluti. Questa Atalanta è ancora un cantiere, ovviamente, ma tra la partita di Europa League e questa di campionato, oltre ai gol segnati e alla porta inviolata, sembra aver attaccato definitivamente la spina col campionato. Sembra aver trovato l’anima richiesta da Gasperini nella sala stampa di Firenze. Incrociamo le dita, ma la notizia sembra proprio questa. Ed è la più importante di tutte, da mettere agli atti prima di una manciatina talking points.