N on può essere il calcio a risolvere il dramma in cui l’Italia, e fra poco temiamo tutto il mondo, è immersa da qualche settimana. Il calcio fa un altro mestiere. Trascina le passioni, dà gioia o dispiacere, a seconda. È un gioco meraviglioso. Non sarà il calcio a risolvere nulla, e infatti si ferma, per un fallo da dietro del coronavirus. Ma diciamo grazie all’Atalanta, lo diciamo in silenzio. In normalità ora, mentre scriviamo «reclusi» nel nostro smartworking, le strade di Bergamo sarebbero invase dalla gioia. Sono invase, invece, solo dal silenzio. La gioia è tutta dentro, per questa squadra incredibile, che come dice quel coro «non conosce confini».